Suona la sua nona sinfonia la Roma e eguaglia il record di successi consecutivi iniziali della Juve di Capello. Nove vittorie nelle prime nove partite, primato in classifica consolidato e dirette inseguitrici rispedite a meno 5 punti. Ha di che essere soddisfatto Garcia che in appena quattro mesi, dal ritiro estivo cioè, ha completamente trasformato una squadra che sembrava destinata all’ennesima annata storta. Il tecnico francese ha saputo invece ricostruire un gruppo praticamente in macerie dopo la finale persa di Coppa Italia, restituendo stimoli a giocatori che sembravano averli persi (vedi De Rossi).
La sua Roma ora è meritatamente in testa alla classifica e la parola scudetto ora non sembra più questo enorme tabù. Soddisfatto dopo la vittoria di Udine Garcia ammette le difficoltà incontrate contro i fiuliani e dichiara: ”Abbiamo vinto su un campo molto difficile. Loro non perdevano da un anno e noi eravamo in dieci. E’ una cosa importante e bella per noi, che potrebbe essere utile per il futuro. Un passo indietro nel primo tempo? Abbiamo sofferto le loro ripartenze, è stata una nostra mancanza – ha spiegato il tecnico francese – Non abbiamo difeso bene, a livello di squadra, con poco equilibrio. L’Udinese ha cambiato il proprio modulo: la soluzione era sulle fasce, ma anche i pericoli arrivavano da lì. Ripeto: nel primo tempo abbiamo giocato sotto le nostre potenzialità”.
Su chi parla di una Roma ‘fortunata’ Garcia risponde: ”La mia squadra è fortunata? La fortuna si provoca, non arriva da sola. Se uno dà tutto in campo durante la settimana. Non dimentico che abbiamo giocato in dieci: questa non è fortuna, è il calcio. L’importante è credere sempre nella propria forza e oggi lo abbiamo fatto”.