Balotelli, nel bene e nel male, fa sempre parlare di lui. Non si placa la polemica che lo ha visto protagonista dopo il suo tweet di risposta a chi lo ha eletto un simbolo dell’anticamorra: “Questo lo dite voi! Io vengo perché il calcio e bello e tutti devono giovarlo dove vogliono e poi c’è la partita!!!!”
La voce più dura è giunta dalla giornalista e senatrice del Pd, Rosaria Capacchione, che vive sotto scorta per le minacce subite dal clan dei Casalesi: “Balotelli e il suo tweet? E’ un imbecille. Nel migliore dei casi è un bambino capriccioso, viziato e pieno di soldi, che vive in un ambiente in cui è difficile distinguere il bene dal male. Dopo i problemi che ha avuto con la visita a Scampia – aggiunge Rosaria Capacchione – lanciare messaggi di questo tipo in una terra come questa può essere fortemente inopportuno”. Si unisce alle critiche anche don Aniello Manganiello, sacerdote anticamorra: “Mi chiedo se Balotelli abbia ancora diritto a essere convocato nella Nazionale”.
Mentre il presidente del Tribunale Carlo Alemi, che era in tribuna allo stadio di Quarto per l’allenamento della Nazionale, difende l’attaccante del Milan: “Ogni cosa che questo ragazzo dice viene amplificata. Che c’entra Balotelli con la lotta alla camorra? Lasciamogli fare solo il calciatore […] Se cominciassimo a parlare meno di questo ragazzo, nel bene e nel male, forse riusciremmo ad aiutarlo a fare una vita più serena. Se gioca male, lo si può anche criticare. Ma perché pretendere che rivesta ruoli che non gli appartengono”?