Letta ha deciso di bloccare l’aumento dell’Iva, che dovrebbe passare dal 21 al 22 per cento, fino al 31 dicembre.
Questo costerà al governo un miliardo di euro ma serve comunque a evitare la crisi che stava prendendo forma in queste ore, soprattutto dopo l’ultimatum del ministro Saccomanni, che aveva detto, in un’intervista al “Corriere della Sera”: “l’Italia mantenga gli impegni sui conti pubblici o mi dimetto”.
Così il premier Letta è venuto incontro a Saccomani, garantendogli “piena copertura politica” e “ampie garanzie” sul rientro al 3% del rapporto deficit/pil.
Letta ha dichiarato che intende stilare un nuovo programma di governo e poi presentarsi alle Camere per chiedere ai partiti una nuova fiducia. Il premier non intende fare la fine di Mario Monti e vuole proporre un nuovo programma di governo che si muova intorno alla legge di stabilità.