Era l’anno precedente alla “Favola più bella”, quella del primo scudetto, quando il Napoli vinse a San Siro con reti di Giordano su assist di Bagni e un gioco di prestigio di Maradona. Di Bartolomei siglò il gol milanista. Lo stesso risultato arriva ben 27 anni dopo e con la stessa successione di reti di quel 13 aprile 1986.
Sono altri tempi e nel Napoli di ora ci pensano Britos, che incorna su assist di testa di Albiol al 6′ del primo tempo e Higuain, che nella ripresa conclude a rete con un destro rasoterra dal limite dell’area. Non sono magie come quella del Pibe de Oro, ovviamente, ma sanno ugualmente di tango argentino.
E così il Milan a ogni inizio frazione di gioco deve reagire a un Napoli spettacolare: Passano solo 40 secondi dall’inizio del match e Hamsik sulla ripartenza calcia male da buona posizione. Triangolazione perfetta Behrami-Insigne-ancora Behrami che però conclude alto. Clamoroso errore in disimpegno di Zapata, Hamsik ruba palla, serve Higuain che tira a incrociare: palla fuori di un soffio. Napoli stellare che però dopo il 20′ inizia a soffrire i rossoneri. La squadra di Benitez abbassa il baricentro e il Milan ne approfitta per lanciarsi in attacco. Assist di Birsa, dopo la ripartenza rossonera, colpo di testa di Matri angolato ma debole, Reina para senza problemi. Al 29′ girata in area di Birsa, il Napoli in qualche modo libera. Cross di Abate che Reina mette in angolo. Balotelli tutto solo su calcio d’angolo si prepara il destro al volo ma spara altissimo.
Nella ripresa è il duo Matri-Balotelli che dirige la squadra milanista. Ne scaturiscono molti calci da fermo che il 23 enne della Nazionale cerca di concretizzare ma Reina è il Garella dei giorni nostri. L’estremo difensore napoletano si supera in diverse azioni, compreso il preziosissimo rigore parato a Balotelli al 15′ della ripresa. Passano due minuti e il madrileno nega ancora, in tre nette occasioni, il gol a Balotelli che solo in pieno recupero, riesce a metterla dentro con un gran destro potentissimo, dove stavolta Reina nulla può. Tre minuti prima, Pandev sbaglia sotto porta un gol fatto. A fine partita super Mario perde le staffe e si fa espellere per doppia ammonizione.
Anche se in notturna, lo stadio di San Siro non è mai stato così azzurro. Il tempio del Milan sembra il San Paolo. Il coro dei 13 mila napoletani è più forte dei milanisti presenti e colora con i suoi canti una serata da incorniciare.
Il Napoli raggiunge la Roma in testa alla classifica. Siamo solo all’inizio del campionato, quindi non osiamo dir nulla per non rompere nessuna scaramanzia partenopea ma questa squadra e il suo pubblico possono avere il sacrosanto diritto e il desiderio di continuare a sognare.