Dall’inizio di agosto le Fiamme gialle hanno provveduto a 1261 ispezioni di distributori di carburante su tutto il territorio italiano riscontrando il 14% di irregolarità in alcuni casi molto gravi.
Ben 11 gestori sono stati denunciati presso la competente Procura della Repubblica, mentre in 68 casi è scattata la sanzione amministrativa, in 61 casi per violazione della normativa sui prezzi esposti, ovvero sul display a fine rifornimento compariva un prezzo diverso da quello esposto in pompa, e in 7 casi per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare rifornimento di carburante.
Nei casi più gravi è stata rilevata la presenza di acqua nel carburante, in altri si è riscontrata un’erogazione di carburante del 7 o 8% inferiore a quanto riportato sulla colonnina di rifornimento. I casi più eclatanti hanno coinvolto il napoletano dove alcuni automobilisti sono finiti in panne poco dopo il rifornimento di carburante, le Fiamme Gialle di Casalnuovo hanno proceduto ai prelievi trovando così il responsabile. Dalle analisi è risultata la presenza del 15% di acqua, il gestore è stato denunciato e il distributore è stato sequestrato. In altri casi le Fiamme gialle hanno rilevato delle schede elettroniche contralitri manipolate, che hanno permesso di vendere a nero ben 1.200.000 litri di carburante con la conseguente evasione fiscale.
La Guardia di finanza fa sapere che le operazioni proseguiranno ancora e mirano a rilevare distributori che usano metodi truffaldini a tutela dei clienti e anche di quegli operatori del settore che lavorano correttamente.