Ariel Castro il mostro di Cleveland è stato condannato alla pena dell’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Ariel Castro è responsabile del rapimento e della segregazione presso la sua abitazione di tre ragazze durato per 10 anni, le donne sono state ripetutamente maltrattate e stuprate una di esse Amanda Berry durante la segregazione ha avuto una bambina che oggi ha sei anni.
Nonostante tutto Ariel Castro ha tenuto a dire che non è un assassino visto che non ha mai ucciso nessuno, ha chiesto scusa alle tre ragazze e si è giustificato dicendo di essere molto malato ha assimilato le sue condizioni a quelle di un’alcolista, dicendo di non comprendere la gravità di quanto ha commesso, prosegue dicendo di essere ossessionato dai porno e di non aver mai picchiato sua moglie. Ariel Castro ha voluto patteggiare si è quindi dichiarato colpevole evitando così la pena di morte.
Ariel Castro ha anche detto che con lui le tre ragazze sono state bene e il giudice Michael Russo ha replicato: “Non sono sicuro che in America possa esserci qualcuno d’accordo con lei. Non c’è posto in questa città, non c’è posto in questo Paese, non c’è posto in questo mondo per chi pone gli altri in schiavitù. E una persona in carcere muore una volta sola”. Mentre una delle ragazze Michelle Knight durante la sua deposizione ha detto “Ho trascorso 11 anni all’inferno, il tuo inferno è appena iniziato. Meriti di trascorrere la tua vita in carcere”.
E’ evidente che quello che è emerso dal processo è che Ariel Castro è un uomo disturbato che fuori dal carcere costituirebbe un pericolo per qualsiasi donna.