Continuano i problemi di Apple legati ai partner che appaltano la produzione di compenenti per iPhone in Cina. Dopo la cancellazione di diverse commesse alla Foxconn, azienda di Taiwan che produceva componenti per iPhone costringendo giovani operai a turni di lavoro massacranti e senza sosta, un nuovo caso si sfruttamento di minori riguarda i lavoratori della Pegatron, un partnership stragetico di Apple in Cina per l’imminente lancio sul mercato di un iPhone low cost.
La segnalazione arriva dal Wall Street Journal. Gli operai della Pegatron lavorano in condizioni pessime, documenti identificativi trattenuti per evitare che si possa chiedere il licenziamento, turni di produzione senza sosta ben oltre le 60 ore settimanali previsti dagli accordi con Apple, laboratori angusti dove i lavoratori sostano in dormitori in precarie condizioni igieniche.
Il report segnalato dal Wall Street Journal è davvro sconcertante. Dalla Apple sono arrivate subito smentite ufficiali, segnalando inoltre come negli ultimi 18 mesi il team di Cupertino ha effettuato diverse verifiche a sorpresa nei laboratori di produzione della Pegatron senza riscontrare alcuna violazione dei contratti di lavoro.