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Lucia Annibali, per la prima volta parla l’avvocatessa sfregiata con l’acido

Per la prima volta parla Lucia Annibali l’avvocatessa di Pesaro aggredita il 16 aprile scorso con l’acido da due sicari albanesi arrestati insieme al mandante l’ex fidanzato e collega Luca Varani.

Al Corriere della Sera Lucia Annibali parla di quel tragico evento che per sempre segnerà la sua vita, tirando fuori tutto il coraggio necessario per affrontare un’esperienza così traumatica. I segni non sono solo quelli fisici purtroppo innegabili ma anche quelli psicologici di una donna come tante altre ferita da un uomo, da una persona di cui un tempo si fidava, un’amico, collega e ex fidanzato che si è trasformato nel suo carnefice. Ma Lucia Annibali non si arrende, fino ad ora ha mostrato un’innegebile forza di volontà che le ha consentito di evitare di rimanere cieca, e lei stessa dice che non intende arrendersi. Quella sera quando le è stato gettato sul viso il liquido urticante ha sentito la pelle friggere, si è guardata allo specchio prima di perdere la vista è sul suo viso erano comparse delle bollicine. Adesso Lucia Annibali vive con i genitori, per alcune ore al giorno porta una maschera di silicone e un bendaggio particolare, ci vorrà del tempo per ritornare ad avere un aspetto dignitoso, nell’immediato dovrà affrontare un intervento alla bocca, poi al naso e poi con il tempo la pelle ritornerà ad avere un aspetto “normale”. Lucia Annibali non avrà mai più il suo volto.

Intanto procede il processo a carico di Luca Varani contro il quale Lucia Annibali ha fatto richiesta di un risarcimento di 4 milioni di euro per ora sono stati sequestrati beni per un valore di 100 mila euro.