«Sono arrivato ieri, volevo fare qualcosa di eclatante contro i politici, so che c’è il giuramento del governo oggi. Volevo colpire dei politici, due o tre, non lo so…poi uccidermi. Poi ho visto che era difficile colpirli, non c’era nessuno di loro, e ho sparato contro la prima divisa che ho visto, ho sparato alla cieca, non so… non li ho scelti, non ce l’ho con i carabinieri, mi dispiace parecchio per quelle due persone” . Queste le parole trasmesse in esclusiva stamattina al Gr1 e Gr2 dell’attentatore Luigi Preiti che nella mattina del 28 aprile davanti a Palazzo Chigi ferì gravemente il carabiniere Giangrande, oggi in condizioni di salute in miglioramento.
Nell’audio si possono ascoltare anche le motivazioni che lo portarono a questo gesto estremo. Racconta che a 50 anni, dopo aver divorziato da sua moglie, ha lasciato la sua casa per ritornare dai suoi genitori, oltretutto senza un lavoro fisso. Pensando ai politici che invece godevano di tutti i privilegi ha deciso di recarsi a Roma e ucciderne almeno tre. Ma, una volta giunti lì, si era reso conto che la zona era altamente controllata. A questo punto ha impugnato la pistola, ed ha sparato alla prima divisa che ha visto, colpendo Giangrande al collo.