Si chiama Edward Snowden, la talpa che ha rivelato il programma Prism, nei contatti con il Washington Post.
Ex-assistente tecnico CIA, Snowden, 29 anni, ha lavorato presso l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza (NSA) per gli ultimi quattro anni e oggi rivela materiale scottante di una delle organizzazioni più segrete del mondo.
Tre settimane fa, la “talpa” ha raccolto e copiato l’ultima serie di documenti che intendeva rivelare, diffondendoli poi sui media dal suo ufficio della Nsa alle Hawaii. Ha riferito al suo capo che sarebbe stato fuori per una cura contro l’epilessia. Il 20 maggio Snowden si è imbarcato su un volo per Hong Kong, città scelta per il “forte impegno a favore della libertà di parola e tutela del dissenso politico”. La talpa dell’Intelligence americana ha aspettato prima di diffondere i segreti in ordine al datagate USA, sperava che Obama potesse cambiare le cose, aveva deciso di credere nelle sue promesse. Ma così non è stato.
Eppure era una vita comoda, quella di Snowden : salario di 200.000 dollari, casa alle Hawaii, carriera stabile, una famiglia che ama. “Sono disposto a sacrificare tutto questo perché non posso in coscienza consentire al governo degli Stati Uniti di distruggere la privacy, la libertà di Internet e la libertà di base delle persone di tutto il mondo, con questa enorme macchina di sorveglianza che stanno segretamente costruendo.”