E’ iniziato il processo Ruby bis, che vede imputati Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede. I pm Pietro Forno e Antonio Sangermano afferma fermamente che gli imputati sapevano che Ruby era minorenne. Lo stesso pm afferma che Ruby, nei precedenti processi, ha sempre detto il falso e nell’ultima udienza ha nuovamente affermato di aver preso soldi da Berlusconi, ma senza sesso in cambio.
«Emilio Fede e Lele Mora, non diciamo compari, perché é un termine dispregiativo, ma definiamoli sodali che saggiavano la gradevolezza delle ragazze…”, questo dicono i pm, definendoli “compari”. Il loro compito , insieme alla Minetti, era quello di osservare le ragazze in modo tale da inserirle poi nelle serate ad Arcore e, quindi, presentarle a Berlusconi.
«Il bunga bunga non è il parto della torbida mente degli inquirenti, ma un contesto dell’ attività di prostituzione” ed aggiungono che senza dubbio ad Arcore gli eventi organizzati avevano una valenza prostitutiva.
Per quanto riguarda Nicole Minetti, affermano che «Nicole Minetti non ebbe solo un ruolo di “intermediazione”, ma partecipò alle feste di Arcore “compiendo anche atti sessuali retribuiti. Partecipava alle tre fasi delle cene (individuare, reclutare e remunerare le ragazze) , svolgendo un fondamentale ruolo nella corresponsione di corrispettivi economici alle partecipanti alle serate».
Infine i pm ci tengono a sottolineare che la loro non è una forma di persecuzione nei confronti di Berlusconi, ma un atto dovuto, in seguito alla segnalazione di un reato che vedeva una minorenne che ” girava per le strade di Milano con pacchi di denaro, che frequentava alberghi di lusso, che viveva con una prostituta e andava a casa di un uomo ricco e potente da cui diceva di ricevere denaro…”.