Da oggi Francesco Schettino è un uomo libero. Non è puù obbligato agli arresti domiciliari che lo obbligavano a risiedere nella sua Meta di Sorrento. La sua prima è stata, una volta conquistata la libertà “E’ ora di cercare un lavoro. Ho ricevuto tante offerte che devo valutare”.
Schettino, ricordiamo, è l’imputato principale del tragico naufragio della nave da crociera “Costa Concordia”, che portò la morte di 30 persone e due dispersi e tanta disperazione anche in chi miracolosamente si salvò. La prima udienza ci sarà il 9 di luglio a Grosseto, ma lui si dice tranquillo, non teme la galera, ma la coscienza e la sua è immacolata. Dice di aver fatto di tutto per salvare la nave e che, proprio grazie al suo eroismo, non ci sono stati più morti!
I capi d’imputazione sono molteplici, si parla di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, omesse comunicazioni alle autorità, abbandono di incapaci, naufragio colposo. Schettino durante il processo, davanti al giudice Pietro Molino, dovrà confutare queste accuse.
Per adesso ha vinto lui, con la revoca dei domiciliari, la palla passa al processo.