Via Guglielmo Vacca a Pastena , nella zona orientale di Salerno, è una strada tranquilla. Lì vicino ci sono la chiesa e tante scuole, dopo le tredici la via si colora di zaini e orde di bambini l’attraversano per tornare a casa. Ed è proprio lì che ieri, poco prima delle 14, Giusy Meale ha deciso di togliersi la vita.
Una ragazza solare, allegra, come tante. Se all’inizio si era pensato all’ennesimo suicidio causato dalla grave crisi economica che affligge l’Italia, successivamente sono emerse altre motivazione che sarebbero alla base di questo gesto estremo.
Infatti Giusy lavorava alle Poste e all’apparenza aveva una vita tranquilla, gli amici ne ricordano il sorriso contagioso.
Difficile comprendere fino in fondo cosa abbia spinto la ragazza a buttarsi dal sesto piano della sua abitazione, inutile il tentativo della madre , che in quel momento era vicino a lei, di prenderla. Giusy si è buttata attraversando addirittura la zanzariera che ricopriva la finestra.
Era ancora viva quando l’ambulanza è arrivata sul posto ma per lei non c’è stato nulla da fare, è spirata un’ora dopo presso l’ospedale Ruggi di Salerno.
Giusy era un’attivista, era molto conosciuta e amata in zona, forse stava attraversando un momento difficile, un momento di crisi interiore anche se gli amici hanno comunicato alla famiglia che tra i suoi propositi ci fosse quello di smettere di bere e di fumare e di ricominciare una vita nuova dopo che alcuni anni fa aveva attraversato un periodo di forte depressione. Evidentemente non ce l’ha fatta a sopportare un peso interiore che, a quanto pare, era diventato più grande di lei.