Si chiama inquinamento in door e può essere più aggressivo di quello esterno.
Limitare la presenza e gli effetti degli agenti tossici nell’ambiente domestico, però, è possibile. Vediamo insieme come “bonificare” la nostra casa per tutalare la salute non solo del nostro bebè, ma di tutta la famiglia.
Gli inquinanti prodotti dal traffico esterno penetrano nelle abitazioni e interagiscono con le “cose” presenti nella casa. Ecco alcune pratiche semplici che, se attuate nella quotidianità, garantiscono effetti immediati.
Il primo suggerimento, valido per tutti i locali della casa, è quello di cambiare l’aria, aprendo le finestre per alcuni minuti. Per quanto inquinata, quella esterna non contiene tutti gli inquinanti presenti nell’abitazione; ovviamente si dovrà scegliere il momento più adatto: se le finestre si affacciano su una strada trafficata, non ha senso aprirle nell’ora di punta. Un’adeguata aerazione consente di contrastare anche la formazione di muffe e la proliferazione degli acari della polvere.
Aprendo le finestre durante le ore di sole, si ha un duplice effetto positivo, non solo cambiamo l’aria, ma le radiazioni ultraviolette producono un effetto battericida naturale. L’esposizione diretta alla luce del sole stimola anche l’attivazione della vitamina D.
Per quanto riguarda le pulizie, sarebbe opportuno limitare l’utilizzo dei detersivi che, oltre a rilasciare agenti inquinanti nel suolo e nell’acqua, contaminano anche l’aria della casa. Ecco perchè è buona norma arieggiare i locali a pulizie terminate. Inoltre, anche se i flaconi sono chiusi, le sostante potenzialmente tossiche evaporano nell’aria. A tale proposito è preferibile tenere i detersivi in una zona all’aperto della casa, come giardini o balconi.
Una buona soluzione per garantire un’igiene adeguata e non inquinare l’aria della casa è quella di usare acqua calda, sapone di marsiglia, aceto e il bicarbonato.