Fabio Volo recensione “Il tempo che vorrei” – Il tempo che vorrei è uno dei numerosi libri scritti dallo scrittore non scrittore Fabio Volo, ammetto lo scetticismo iniziale, visto che da più parti ho sempre sentito numerose critiche verso questo autore, ma devo anche dire subito che il libro mi è è piaciuto molto. La lettura è veloce, scorrevole ma non banale, emozionante e ironico.
Il tempo che vorrei è stato pubblicato nel 2009, narra delle vicende di Lorenzo un uomo sulla trentina, un pubblicitario affermato, con una vita difficile, la povertà, il rapporto complicato con il padre e una donna che sembra avere perso. E’ molto interessante la struttura del libro, ovvero c’è un alternarsi di capitoli che riflette l’alternarsi di due storie, quindi il lettore ha l’impressione di trovarsi di fronte a due storie, questo crea suspance e non annoia.
E’ straordinario il modo in cui riesce a coinvolgerti emotivamente, arriva dritto al cuore come un kamikaze e spinge a riflettere, sull’importanta del tempo, delle emozioni, dei sentimenti, il rischio è di diventare anaffettivi, pur di non soffrire, pur di chiudersi in una vita apparentemente tranquilla si possono perdere tante cose e la cosa più preziosa che abbiamo è il tempo.
Lorenzo diventa inevitabilmente nostro amico, non importa se la sua storia sia più o meno simile alla nostra, è inevitabile che tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato talune delle emozioni, degli stati d’animo, delle gioie e delle frustazioni, del protagonista.
Straordinaria è l’abilità dello scrittore Fabio Volo nel mettere nero su bianco sentimenti ed emozioni così astratti, complessi e impercettibili, dandoti quasi la percezione di poterli toccare.