Al processo di Cosentino un pentito dichiara che il proprio boss aveva ordinato di dare i voti al deputato.Queste le dichiarazioni di Raffaele Ferrara, l’ex capozona di Parete (Caserta): “Non ho conosciuto direttamente il deputato, l’ho sostenuto alle regionali del ’95 su indicazione di Aniello Bidognetti (figlio di Francesco Bidognetti), che riferì che bisognava appoggiarlo perché così aveva deciso la cupola. Feci tappezzare la mia zona di manifesti, era Aniello Bidognetti a mandarmeli”.
Cosa avrebbe promesso Cosentino in cambio dei voti della malavita? Ferrara non fornisce indicazioni concrete ma spiega: “Il clan non dà mai niente per niente. Aniello Bidognetti mi disse che dall’elezione di Cosentino il clan avrebbe avuto profitti sul fronte degli appalti pubblici e dei rifiuti, i due pilastri dei Casalesi, e minor tensione sul fronte della normativa anticamorra.