Una maxi operazione antidroga, denominata “Yacht master”, ha portato a svolgere una serie di misure coercitive e perquisizioni domiciliari in città e in provincia di La Spezia. In questo modo la Squadra Mobile della Questura di La Spezia, coordinata dalla Procura della città, ha sbaragliato una vasta rete organizzativa che vedeva coinvolti diversi cittadini italiani immischiati nello spaccio di cocaina. Le indagini, che sono state ufficialmente avviate già nel maggio del 2011, hanno avuto inizio dal sequestro di una dose di droga che aveva permesso di individuare, in un bar della provincia, un importante punto di smercio di cocaina. Il bar infatti era gestito da uno dei principali indagati e da suo padre, anche lui coinvolto nel traffico di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti, il canale di approvvigionamento della droga sarebbe riconducibile ad un impiegato dell’Arsenale della Marina Militare della Spezia, anche se risulterebbero implicati altri spacciatori. Attraverso la maxi operazione antidroga è emerso che tra le persone coinvolte nell’inchiesta c’è anche un agente di polizia di La Spezia che, abusando della propria posizione, avrebbe partecipato attivamente nell’acquisto e nel trasporto della droga.