Lucy, l’ultimo romanzo di Cristina Comencini, edito da Feltrinelli, il 9 gennaio arriverà in tutte le librerie italiane. Un romanzo incentrato sul mondo introspettivo femminile, evocato da una donna immersa nel mistero della vita che si chiede: che cosa lasciamo dietro di noi? Quanto può suonare dolce anche la più aspra eredità di affetti quando la si contempla da lontano? Lucy di Cristina Comencini ha come protagonista Sara, un’antropologa, la cui passione scientifica l’ha spesso tenuta lontano dalla famiglia. Franco, che l’ha molto amata, ha finito però per scegliere una donna più stabile, mentre i suoi figli sono ormai autonomi: Matilde è docile, apprensiva, vorrebbe prendersi cura di tutti e specialmente di Sara; Alex fa anche lui l’antropologo in Canada, e con la madre ha un rapporto complicato che passa dall’aggressività all’indifferenza. Un giorno Sara sparisce, lasciando semplicemente una lettera. Franco, in attesa della spiegazione che gli è stata annunciata, ripercorre il loro matrimonio che non è mai finito. Mentre i loro figli riannodano i legami e ricordano il dolore della separazione. Sara invece sembra guardarli dalla prospettiva di un passato che la colloca in una dimensione lontana ma anche vicina. La fuga della donna nel corso della narrazione assume il suo significato gettando luce sulla complessità dei rapporti umani e sulla semplicità spesso può sciogliere i nodi delle relazioni più imbrigliate.