Melania Rea sarebbe stata uccisa dal marito Salvatore Parolisi perchè gli avrebbe negato un rapporto sessuale, anche in malo modo, questo è quanto emerge dalle motivazioni depositate ieri dal Gup di Teramo, Marina Tommolini, che con sentenza emessa il 26 ottobre 2012 ha condannato il caporal maggiore alla pena massima dell’ergastolo.
Melania Rea e Salvatore Parolisi, secondo la ricostruzione del Gup si sarebbero effettivamente recati a Ripe di Civitella dove è stato ritrovato il cadavere della donna, e lei avendo esigenza di andare in bagno si è appartata dietro il chioschetto, dove il marito vedendola seminuda si sarebbe eccitato e quindi avrebbe cercato di avere un rapporto sessuale, che lei ha negato anche aspramente. Salvatore ferito nel suo orgoglio maschile ha sferrato i primi colpi.
L’omicidio di Melania Rea è quindi un delitto d’impeto che niente ha a che vedere con le dinamiche interne alla caserma e con le relazioni extraconiugali di Parolisi.