Le affinità alchemiche è un romanzo che la ventenne Gaia Coltorti ha scritto quando aveva appena 17 anni, pubblicato dalla casa editrice Mondadori, si tratta di un libro che a quanto pare è destinato a far discutere per il tema che affronta. La giovane autrice si sofferma su un tema di per sé alquanto delicato, l’amore che nella sua trattazione assume le pieghe di un sentimento “più intenso e devastante che possa nascere tra un uomo e una donna: quello tra due fratelli gemelli…”.
Le affinità alchemiche affronta le dinamiche di un amore impossibile i cui protagonisti sono due fratelli gemelli Giovanni e la provocante Selvaggia, figli di una coppia irrequieta, dopo la precoce separazione dei genitori Selvaggia e Giovanni vivono separati per lunghi anni, fino a che si ritrovano tutte e due a Verona. Giovanni ha diciotto anni, e vive da sempre a Verona, la sua vita scorre serena e tranquilla, tra amici e quotidiani e faticosi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in un grande appartamento in cui regna la quiete. Invece Selvaggia ha un carattere ed una vita diversa: la diciottenne infatti ha molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e si sta godendo l’estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita. La donna infatti le annuncia che dovranno trasferirsi per ragioni di lavoro proprio a a Verona.