Consultato dal National Enquirer, l’investigatore privato Paul Huebl ha analizzato la morte della cantante Whitney Houston rivelando di essere arrivato ad una nuova conclusione sconvolgente: la cantante è stata uccisa da spacciatori di droga per un debito di 1.5 milioni di dollari. L’investigatore rivela: “Ho le prove sul fatto che Whitney possa essere stata vittima di trafficanti di droga molto potenti che hanno inviato i sicari per riscuotere l’enorme debito accumulato per il rifornimento di sostanze stupefacenti”. Questa nuova pista contrasterebbe con la tesi ufficiale secondo la quale la Houston sarebbe morta annegata nella vasca da bagno in seguito ad assunzione di droghe. Ad avvalorare la tesi di Huebl, sembra ci siano anche le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso del Beverly Hilton, l’albergo dove è stato ritrovato il corpo della Houston, che testimoniano l’ingresso di individui sospetti. Secondo l’investigatore la popstar la sera del decesso è rimasta sola per 45 minuti, tempo necessario per ucciderla. Paul Huebl è inoltre in disaccordo con la relazione del medico legale che ha dichiarato che la morte di Houston è stata accidentale, invece secondo l’investigatore privato: “Sul corpo di Whitney ci sono delle ferite come se avesse lottato violentemente contro questi uomini per difendersi”.