L’ex tesoriere Pdl alla Regione Lazio ottiene i domiciliari, che sconterà ad Anagni, dopo quasi 3 mesi di carcere a Regina Coeli. Franco Fiorito era stato arrestato lo scorso 2 ottobre con l’accusa di peculato, per aver sottratto dai fondi regionali destinati al Pdl circa 1,3 mln di euro impiegati in spese non riguardanti l’attività politica. Il gip Stefano Aprile ha deciso di concedere a Fiorito i domiciliari perché ha appurato che non vi è il pericolo di inquinamento delle prove né il rischio di reiterazione del reato: è stata così accolta l’istanza dell’avvocato Carlo Taormina. L’ex capogruppo Pdl alla Pisana ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, che comporta in caso di condanna lo sconto di pena pari a un terzo, quindi Fiorito comparirà davanti al gup in una data diversa da quella fissata per il giudizio immediato, assieme ai due coimputati, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi, ex capi della segreteria, che hanno scelto il patteggiamento. Il difensore di Fiorito, Carlo Taormina ha dichiarato a tal proposito: ”Attendiamo serenamente il giudizio perché questa vicenda sia trattata come qualsiasi altro processo”.