E poi Paulette dell’autrice francese Constantine Barbara, edito da Einaudi, è un romanzo che si incentra sui sentimenti, narrato in terza persona con una leggerezza capace di far riflettere sul significato dell’amicizia e sul dialogo tra le generazioni; un invito a sperare ed a non arrendersi: una seconda chance è sempre possibile. Basta alzare lo sguardo e tendere la mano. Ferdinand, il protagonista di questa commedia sentimentale, è un signore sui settanta che vive solo nella sua enorme cascina in campagna, i suoi figli e nipoti hanno troppi impegni per andarlo a trovare. A lui resta il cane, un bicchierino ogni tanto, e tanto tempo libero. Un giorno Ferdinand, facendo visita alla vicina, scopre che il suo tetto è stato devastato da un nubifragio, e questo pensiero non gli fa chiudere occhio. Così il mattino successivo si fa coraggio ed invita Madame Marceline a trasferirsi da lui, con tutti i suoi animali. In questo modo la fattoria di Ferdinand inizia a riempirsi di vita e voci: dopo Marceline arrivano anche un amico di infanzia di Ferdinand rimasto vedovo di recente, due vecchie signore svanite, uno studente di Agraria che rimette in sesto l’orto, e poi Paulette.