I movimenti e le associazioni ambientaliste sono scese a protestare in strada contro il decreto legge sull’Ilva presentato nei giorni scorsi dal Governo: la folla dopo essere partita da piazza Sicilia giungerà in serata in piazza della Vittoria, nel centro di Taranto, dove alcuni artisti si esibiranno gratuitamente per sostenere la causa. Inneggiando lo slogan “Taranto Libera” i manifestanti protestano “per la salute, perché il diritto alla vita non accetta compromessi”; inoltre sono scesi in strada anche “per il reddito, per garantire un’esistenza dignitosa ai lavoratori e ai cittadini di Taranto dopo cinquant’anni di ricatto e inquinamento”; “per l’ambiente, perché non permetteremo più che il nostro territorio venga sfruttato e devastato in nome del profitto; “per l’occupazione, perché il deserto creato attorno al colosso d’acciaio conta il 40% di disoccupazione e innumerevoli attività storiche (acquacoltura ed in particolare mitilicoltura, agricoltura) distrutte a causa dello sviluppo selvaggio”; infine “per la cultura, perché da qui parta la nuova idea di sviluppo”.
“Il nuovo decreto legge – affermano gli ambientalisti – compromette i principi costituzionali legati al rispetto dell’ambiente e alla garanzia della salute dell’individuo e valuta il diritto alla vita dei tarantini meno importante della corsa capitalistica di un imprenditore agli arresti”.