Come è facilmente intuibile dal titolo Lo Hobbit: un viaggio inaspettato è il prequel della trilogia fantasy Il signore degli anelli portato sul grande schermo una decade dopo dallo stesso Peter Jackson. Un racconto fantasy dal respiro epico, un viaggio comune in un mondo totalmente fuori dall’ordinario, che ha come protagonista Bilbo Baggins, un hobbit simpatico ed abitudinario, che coltiva segretamente l’ambizione di vivere delle emozionanti avventure. Quando alla sua porta bussa il leggendario mago Gandalf il grigio non può rifiutare la sua offerta: l’uomo gli propone di seguire Thorin Squdodiquercia ed i suoi nani, attraverso terre funeste, piene di pericoli ed avventure con lo scopo di riconquistare il regno perduto dei nani di Erebor, conquistato molto tempo prima dal drago Smaug.
Nonostante un rifiuto iniziale, poi Bilbo decide di accettare questa meravigliosa e pericolosa avventura che lo porterà ad: incontrerà goblin, orchi e lupi mannari. La meta finale del viaggio è raggiungere l’Est, le aride Montagne Nebbiose. Bilbo incontrerà anche un personaggio che gli cambierà la vita per sempre: Gollum, una creatura terrificante e dalla personalità sdoppiata. Sulla riva di un lago sotterraneo in compagnia di Gollum Bilbo non solo scoprirà un coraggio ed una scaltrezza che lo sorprenderanno, ma otterrà casualmente anche il “tesoro” di Gollum: un anello che possiede delle qualità sorprendenti, ed al quale è legato il destino della Terra di Mezzo.
La storia di Bilbo Baggins, l’hobbit coinvolto suo malgrado dallo stregone grigio Gandalf ad aiutare i nani guidati da Thorin a riprendersi il regno di Erebor è un’operazione complessa e costosa, che ha messo a dura prova tutto il cast, già provato dall’esperienza triennale della prima saga, a cui si aggiunge anche l’inserimento della tecnica a 48fps, fotogrammi per secondo, con le stesse telecamere utilizzate da James Cameron per Avatar.