L’acustica perfetta, edito da Mondadori, è l’ultimo romanzo di Daria Bignardi che dà voce al protagonista maschile del suo libro, Arno il cui racconto delinea il ritratto di sua moglie Sara, una donna inquieta e vibrante. Il suo racconto è una sorta di viaggio di scoperta verso la verità recondita che accompagna ogni tipo di relazione: un viaggio nel profondo, dentro i silenzi ed i segreti delle vite della gente. L’acustica perfetta è non solo il percorso di formazione di un uomo e di un amore ma è anche un romanzo d’indagine psicologica.
I protagonisti del romanzo della Bignardi sono Arno e Sara, si incontrano da ragazzi e si innamorano subito, ma un pomeriggio d’estate lei lo lascia, dicendogli che “le piacciono gli amori infelici”. Molti anni dopo i due si ritrovano, si sposano e vivono, almeno sembra, felici. Arno è convinto di dare a Sara tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie di cui viene a conoscenza. Ad Arno piace la sua vita, non si fa domande, suona il violoncello alla Scala, ha avuto tre figli, ama sua moglie. Invece Sara vive un disagio che cresce poco a poco e diventa insostenibile, così una mattina Arno sarà costretto da un evento inspiegabile a fare i conti con la realtà, comincerà a chiedersi chi è la persona con cui ha vissuto tredici anni. Vessato da mille dubbi, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e scopre l’incipit da cui si sono diramate delle storie che non immaginava possibili. Arno inizia anche ad interrogarsi su diversi aspetti della sua vita: Può una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? Può un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? Si può vivere senza esprimere se stessi? E come incide il dolore nelle nostre vite? Abbiamo tutti le stesse carte in mano?