La sentenza, dopo 30 udienze, relativa al sisma dell’Abruzzo condanna i componenti della Commissione Grandi rischi a sei anni di reclusione, allora era presidente Enzo Boschi. Il presidente dell’Ingv, dice di essere frastornato e di voler aspettare le motivazioni della condanna. Nella commissione che si riunì il 31 marzo del 2009 era presente anche Franco Barberi. Le accuse sono: omicidio, disastro e lesioni.
Boschi afferma che non ha mai tranquillizzato nessuno, né rassicurato in alcun modo né con parole scritte né nei discorsi; lo scienziato conosce a fondo la realtà degli edifici in Italia, ed anche una scossa leggera potrebbe provocare danni ingenti. Boschi si occupa da 40 anni di sismi, e la condanna resta un avvenimento molto devastante, ha dedicato la sua vita alla definizione della pericolosità della nostra penisola.
La mappa di pericolosità sismica che era stata pubblicata, mostrava come zona più pericolosa proprio l’aquilano. Non è possibile prevedere i terremoti e non lo sarà mai. Le vittime di terremoti dipendono dal livello di costruzione delle case.
Altri membri della Commissione Grandi Rischi sono: Bernando De Bernardinis, vicecapo del settore tecnico del Dipartimento della protezione civile, Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gianmichele Calvi, direttore Eucentre, Claudio Eva, ordinario di Fisica a Geneva, Mauro Dolce, direttore ufficio rischio sismico della Protezione civile.