Domenica 30 settembre e lunedì primo ottobre sera andrà in onda su Rai Uno la miniserie Il caso Enzo Tortora -Dove eravamo rimasti? diretta e interpretata da Ricky Tognazzi. Ma è già polemica, la figlia Gaia non vedrà la fiction.
Ricky Tognazzi ripercorre la vicenda del popolare conduttore, incarcerato negli Anni Ottanta con l’accusa di essere un camorrista, senza alcuna prova ma in seguito alle testimonianze dei pentiti. Era il 1983 e per Enzo Tortora inizia il calvario di una battaglia resa dolorosa dai dubbi dei suoi presunti amici. Dopo la sentenza la sua riabilitazione è stata totale ed assoluta, e Ricky Tognazzi colpito dal fatto che Enzo Tortora fosse un uomo per bene intransigente, un eroe laico, ripropone la sua tragedia in tv.
Enzo Tortora è stato un noto volto della Rai, che conduce nel 1965 La domenica sportiva. Nel 1976 comincia a condurre Portobello, che prende spunto dal mercatino londinese, per dare voce alle persone comuni, ottiene un successo strepitoso. Il 7 giugno del 1983 Enzo Tortora è accusato di associazione a delinquere di stampo camorristico, dai pentiti Melluso, Pandico e Barra. Condannato a 10 anni anche eletto eurodeputato del Partito Radicale, perché Tortora si rifiuta di avvalersi dell’immunità parlamentare. Nel 1986 è assolto con formula piena. Il 20 febbraio torna a condurre Portobello e comincia la puntata con la frase, diventata celebre, Dove eravamo rimasti? Un tumore uccide Tortora il 18 maggio del 1988 a soli 60 anni.
Le figlie del presentatore non sono d’accordo con la ricostruzione della fiction, anche dopo l’invio frettoloso dell’ultima stesura della fiction. Il timore di Silvia Tortora è che la vicenda di suo padre sia strumentalizzata.