Sabato 29 settembre riprenderà il processo nel Tribunale di Teramo, per l’assassinio di Melania Rea, in cui l’unico indagato è il marito Salvatore Parolisi. Il corpo di Melania è stato rinvenuto nel Bosco di Ripe della Civitella, il 20 aprile del 2011. Parolisi resta in carcere dal luglio 2011. La superperizia è stata depositata in questi giorni, ma i periti, Gianluca Bruno e la genetista Sara Gino, non sono riusciti a chiarire l’orario del decesso. Il giorno del decesso di Melania, è stato fissato al 18 aprile con certezza, ma non altrettanto certa è l’ora. Non si conosce l’ora dell’ultimo pasto della mamma di Somma Vesuviana, né la dose di caffeina assorbita. In base alla caffeina Antonio Tagliabracci, anatomopatologo, aveva fissato l’ora tra le 14,30 e le 14,50 del 18 aprile. La caffeina è assorbita al massimo in 45 minuti, è dunque un ottimo indicatore. Ma non è nota la quantità di caffeina assunta.
Si tratta dunque di un processo indiziario? Del delitto è accusato solo il marito, il caporalmaggiore Salvatore Parolisi. L’entomologo Stefano Vanin, terzo perito, aveva già evidenziato questa incertezza circa l’orario. Il perito ha dedotto che la morte può essere avvenuto prima del tramonto, il 18 aprile. questa deduzione è stata ricavata dallo studio delle larve, ma chi assicura che queste non sia prolificate anche nella sala dell’obitorio in ospedale?