Nel carbone estratto nell’ultima miniera sarda, la Carbosulcis, c’è troppo zolfo inquinante, e dunque non è conveniente estrarlo. Così spiega il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, e si domanda a cosa possa servire il carbone in Italia.
Il carbone sardo ha poco potere energetico ed inquina. I minatori della Carbosulcis hanno protestato e chiedono una politica industriale che tenga loro in considerazione. Si tratta di una naturale evoluzione del settore dell’industrializzazione, nato nel 900. Il carbone sub bituminoso a lunga fiamma, come è quello estratto nel Sulcis, ha un’alta percentuale di zolfo, 6.06%, secondo la legge nazionale dovrebbe essere intorno all’1%. Una speciale deroga è stata istituita per la Sardegna. Il prodotto sul mercato viene penalizzato del 25% proprio per la sua composizione.
In Italia ci sono 13 centrali a carbone, con emissione di 37 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Coprono solo il 14% della produzione di elettricità. Ma il Sulcis insiste sulla realizzazione di una centrale a carbone ma con tecnologia innovativa così che sia meno inquinante.
