La personalità di Marilyn Monroe la conosciamo, apparentemente svampita, ed affascinante in maniera unica, muore il 5 agosto del 1962. Il suo vero nome è Norma Jane Baker. Tanti i libri sulla sua vita che raccolgono in tante pose seducenti la sua bellezza.
Sono trascorsi 50 anni, da quando alle 4.25 del mattino, la polizia di Los Angeles, riceve una telefonata. Marilyn Monroe viene ritrovata senza vita per avvelenamento da barbiturici. Cinquanta pillole senza acqua? A soli 36 anni viene nel suo appartamento di Brentwood ci lascia un’icona del mondo del cinema. Sulla sua morte sono state scritte tante ipotesi, suicidio oppure omicidio su commissione? Il mistero continua sino ad oggi dopo la sparizione di file segreti dell’FBI. Forse la sua relazione con il presidente John Kennedy e poi con il fratello Bob, la causa.
In vita era una star, ma dopo la sua morte si trasforma in leggenda riconosciuta universalmente. Nell’America degli Anni Cinquanta dà luce ai film da lei interpretati, era brillante e inaffidabile, soprattutto negli ultimi film, come Gli spostati di John Huston. Fu diretta da Joseph Mankiewicz in Eva contro Eva. Nel 1955 recita nel film Quando la moglie è in vacanza, entra nell’Actor’s Studio. Nel frattempo cambia le direttive del contratto che la lega alla 20th Century Fox, per avere la libertà di scegliere i film nei quali recitare. Al grande successo, si alternano periodi in cliniche specializzate e ricorso a farmaci.
Gli uomini che le sono stati affianco, l’hanno amata tutti, da Joe Di Maggio ad Arthur Miller. Ma Marilyn aveva alle spalle un’infanzia di soprusi e violenze, che mai riuscì a colmare.
