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Tagli agli stipendi dei parlamentari, lunedì 30 luglio termina il referendum

referendum-anti-castaIl referendum proposto dall’Unione Popolare scade lunedì 30 luglio; la raccolta di firme è stata proposta con il nome di Anti casta o tagli agli stipendi d’oro dei parlamentari, per eliminare  la diaria di 3500 euro al mese che i deputati percepiscono. Il Comitato Promotore spera di raggiungere 500 mila firme.

I moduli sono stati distribuiti presso tutti i comuni, ma in molti di essi sono terminati, non resta che firmare presso i banchetti del Comitato stesso, se si vive a Roma. La risposta dei cittadini è stata molto forte. La raccolta era partita lo scorso 12 maggio. Il nuovo movimento politico, Unione Popolare, si presenterà alle prossime elezioni, guidato da Maria Di Prato. Con questo referendum chiede l’abolizione dell’art- 2 dela legge 1261 del 1965, eliminazione della diaria di soggiorno dagli stipendi, cioè il rimborso delle spese, sia che i Deputati siano residenti a Roma sia che non lo sia. Oggi viene erogata a tutti.

Il risparmio, se approvato il referendum, sarà di 50 milioni di euro l’anno, il costo medio del referendum di 300 milioni di euro. Se la vittoria avverrà, sarà solo una vittoria simbolica.