Uno studio pubblicato questa settimana su Science e firmato in buona parte da ricercatori italiani tende a dimostrare che sotto la superficie di Titano – la più grande luna di Saturno – ci sarebbe un oceano di acqua.
In verità, a stabilirlo, non sono stati gli strumenti scientifici a bordo di Cassini-Huygens, la sonda che studia la luna, ma gli scienziati si sono limitati a misurare le variazioni di traiettoria e di velocità della sua orbita attorno a Titano.
Ora, siccome, le microvariazioni nella velocità dell’orbita sono causate solitamente delle variazioni nel campo gravitazionale, i ricercatori hanno considerato questi ultimi degli effetti causati da una specie di marea.
Allo stesso tempo hanno anche dedotto che la composizione di quell’oceano debba essere di acqua liquida per il fatto che la superficie di Titano, fatta essenzialmente di ghiaccio, non sprofonda verso il basso.