Ricordate il film, Un grido nella notte, interpretato da Meryl Streep, che ripercorreva la condanna della donna, Charmerlain-Creighton, che trascorse tre anni in carcere per la morte del figlio nel 1982.
Sono trascorsi 30 anni e finalmente ha fine la vicenda giudiziaria, che vede ribaltata la sentenza della condanna. È stato un dingo, cane selvatico dell’Australia, ad uccidere la bimba Azaria Chamberlain. Il coroner del tribunale di Darwin, Sindney, chiude così il caso, riportato anche nel film Un grido nella notte. Nel 1980 Lindy ed il marito Michael erano con una tenda vicino il monte Ayers-Rock, in Australia, mentre i genitori erano lontani dalla tenda, la piccola spariva. La donna raccontò che aveva sentito un verso strano, come quelli dei dingo, poi aveva visto il cane trascinare fuori della tenda la neonata. La vicenda giudiziaria inizia da qui, condanna di omicidio per la madre, poi scarcerata, dopo il ritrovamento dei vestiti della neonata nella tana di un dingo.
Nel 1995 ci fu un nuovo processo, poi negli ultimi dieci anni, 11 aggressioni, contro la credenza australiana, secondo la quale i dingo non attaccano gli essere umani.