Il sindacato dei lavoratori Cgil Emilia, denuncia alcune segnalazioni ricevute da operai, a cui si chiede di sottoscrivere una liberatoria di responsabilità. Le aziende impegnate in Emilia, per aggirare l’ordinanza del dipartimento della Protezione Civile, fanno firmare liberatorie sulla responsabilità civile e penale, nel caso ci siano nuovi danni con il sisma.
Per usare parole più dirette, sarebbe una sorta di ricatto, se l’operaio sceglie di stare in fabbrica, lo farebbe a proprio rischio e pericolo. La Confindustria esorta le aziende a riprendere le attività, solo se la ripresa delle attività lavorative avviene nella massima sicurezza. Poichè sono stati 18 gli operai morti sul lavoro nel sisma dell’Emilia, si teme per la situazione critica delle aziende stesse. Tutto ciò è molto preoccupante, afferma il neo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, vuol dire che non c’è una reale volontà di ricominciare.