La Gendarmeria Vaticana stava svolgendo delle indagini su una fuga di notizie riservate, e sospettava degli uomini più vicini a Benedetto XVI. Il responsabile della fuga di notizie è stato finalmente arrestato, è Padre Gabriele, maggiordomo del Santo Padre.
Paolo Gabriele doveva assistere durante l’intera giornata il Santo Padre, dalla mattina, quando aiutava il Papa nella vestizione, a quando celebrava la messa privata nella Cappella dell’Appartamento. E poi in tutte le riunioni, era presente Padre Gabriele, soprannominato Paoletto, sedeva alla tavola del Pontefice, ed aveva le chiavi degli uffici e stanze dove erano custoditi i documenti. L’accusa è che Paolo Gabriele si sia impossessato di documenti segreti e li abbia passati ad alcune testate giornalistiche, in cambio di compensi, oppure a scrittori, che le trasformavano in fonti per scrivere libri.
Tra i documenti, la lettera di Monsignor Viganò a Benedetto XVI del 2011, letta nella trasmissione di Luigi Nuzzi, Gli intoccabili; e le lettere private del Papa, che Nuzzi avrebbe utilizzato nel suo libro: Sua Santità:le carte segrete di Benedetto XVI.
Il Papa informato dell’arresto, partecipa agli eventi con dolore.
Molti altri documenti sono stati ritrovati nella casa, dove Paolo Gabriele abitava con la moglie e tre figli. L’assistente di camera, lavorava con il Papa dal 2006.