Secondo Jean Schwab, responsabile della National Food Recovery Initiative dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA) degli Stati Uniti d’America, il cibo è la principale materia che mandiamo in discarica: il l 50% viene dall’industria di produzione e di trasformazione e il 50% dai privati.
L’esperta Usa ha così detto al webinar ‘Spreco alimentare: come ridurlo dal campo alla tavola’ promosso a Milano dal Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn), aggiungendo che l’entità dello spreco alimentare deve essere comunicata affinché la gente si renda conto e cominci a cambiare stile di vita a partire dalle piccole cose. Magari chiedendo gli avanzi al ristorante.
Su scala globale, però serve un approccio diverso. Un approccio che parta proprio dall’informazione al grande pubblico per poi agire attraverso alleanze tra industrie e politica locale, per creare banche alimentari.
È assurdo che ci sai così tanto spreco alimentare quando negli Stati Uniti, per esempio, il 14% della popolazione non ha cibo a sufficienza.