Era nell’aria ma adesso è realtà, la robotica applicata alla vita per cercare di migliorarla per quanto possibile, è quello che hanno potuto fare due persone praticamente paralizzate che grazie ad un braccio robotico comandato esclusivamente dal pensiero, hanno potuto bere da sole.
Il progetto è stato sviluppato dalla Brown University e si basa praticamente sugli impulsi elettrici che vengono prodotti dal cervello, grazie ad un elettrodo impiantato nel cervello che viene collegato, tramite un vero e proprio computer, ad un robot.
Lo sviluppo del progetto è stato supervisionato da John Donoghue, che grazie a questo sistema ha potuto far muovere oggetti e addirittura bere, due persone paralizzate che grazie ad un braccio robotico hanno potuto farlo.
Il progetto in pratica riesce a far fare un passo da gigante nella ricerca per impianti da inserire nel sistema nervoso centrale, per poter recuperare i movimenti motori alle persone semi o totalmente paralizzate. Nello specifico attraverso il sistema nervoso centrale, dove vengono applicati dei piccolissimi elettrodi, si raccolgono i segnali della parte del cervello che guida i movimenti, questi vengono analizzati e inviati alla fine a dei bracci robotici che eseguono il movimento pensato.
Tutto questo ovviamente in tempo reale, ovviamente sono stati associati tutti i movimenti voluti ai diversi impulsi emanati dal cervello precedentemente analizzati, come l’impulso di afferrare, rilasciare ecc.
Sarà questo un passo per poter donare un briciolo di vita migliore a persone che realmente ne avrebbero bisogno…