Per diversi anni è stato una fonte di ispirazione per il guru di Facebook Mark Zuckerberg, che lo ha considerato un punto di riferimento per il suo Social Network, ma il fallimento del rapporto con Microsoft – un’offerta di acquisto da 47,5 miliardi di dollari andata a monte –
e l’uscita di scena nel gennaio scorso del co-fondatore Jerry Yang sembrano aver portato Yahoo a imboccare una strada senza uscita. Un declino inesorabile pervaso da difficoltà e problemi di vario genere che gli amministratori delegati che si sono succeduti in seguito non sono riusciti a risolvere.
Problemi caratterizzati negli ultimi mesi da un’ondata di licenziamenti e da un continuo rincorrersi di indiscrezioni su una possibile cessione di tutta la società o di alcuni dei suoi rami più prestigiosi ed efficienti ad alcune società diverse.