Il boss di “Casa Nostra” Bernardo Provenzano, ha tentato durante la notte nel suicidio nel carcere di massima sicurezza di Parma. L’uomo ha provato a togliersi la vita, infilando la testa in un sacchetto di plastica mentre era disteso sul suo letto, fonti della polizia penitenziaria dicono che sono stati glia geni della sicurezza a salvarlo in tempo.
Non ci sono state conseguenze sulla salute del detenuto, infatti non è stato neppure portato in ospedale. Polemica la reazione di uno dei legali del super boss, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, che si chiede come mai un sacchetto di plastica, oggetto ritenuto potenzialmente pericoloso per i detenuti del carcere a regime 41bis, fosse in possesso del suo assistito.
Bernardo Provenzano, ormai quasi ottantenne è da tempo malato, ma secondo alcuni periti, nominati di recente dalla corte d’appello di Palermo, che l’ hanno visitato non soffrirebbe di alcuna forma di depressione, da portare al suicidio. Da tempo i suoi legali chiedono che non sia più sottoposto al regime del “carcere” duo, considerando sia l’età sia i problemi di salute dei quali l’ex esponente numero uno di “Casa Nostra” soffre.