La sonda Cassini ha svelato le dinamiche della composizione degli anelli di Saturno, composti da miliardi di particelle microscopiche di ghiaccio.
È stato solo parzialmente rivelato il meccanismo, dalla sonda della Nasa, della missione Cassini-Huygens, che nel 2006 raccontò dell’esistenza di getti di cristalli di ghiaccio, simili a grosse eruzioni dalla superficie del principale satellite ghiacciato del pianeta stesso, sullo sfondo di un cielo apparentemente nero.
Il due maggio 2012, la sonda transiterà alla distanza di 80 Km da Encelado, il satellite ghiacciato di 500 Km di diametro.
È proprio la formazione degli zampilli di ghiaccio, che si muovono dal Polo Sud, che partono dalla superficie del satellite ghiacciato, a produrre gli anelli che circondano Saturno.
Il fenomeno si chiama crioclastismo, e il materiale che viene eruttato, anziché magma fuso, è acqua e metano, che in tempi rapidi si trasformano poi in cristalli di ghiaccio, catturati dalla forza di gravità di Saturno, che li costringe ad orbitare attorno al pianeta, secondo orbite circolari, gli anelli.
Ma quanta acqua è contenuta nel suolo di Encelado, il satellite ghiacciato di Saturno? Sarà proprio questo dato, che potrà essere rivelato, grazie al passaggio della sonda Casini-Huygens, nei suoi prossimi passaggi nei pressi del satellite.
Il dato necessario è quello dell’entità della forza di gravità e delle forze di marea nei confronti di Saturno. È importante dire, che l’antenna principale della sonda è stata costruita da industrie italiane, ed anche altri sensori presenti a bordo.