Bossi si dimette da segretario del suo partito. L’ex tesoriere della Lega Belsito in cui Nadia Dagrada parla del nero che Bossi dava al partito, queste le intercettazioni agli atti dell’inchiesta di Milano.
Il nero potrebbe provenire da tangenti o da corruzioni. Nella cassaforte del tesoriere c’è un carnet di assegni, con la scritta Umberto Bossi. Il numero di conto corrente è quello sul quale sono versati i contributi per la Lega. Questi sono agli esami della Procura di Napoli e di Milano.
Dalle intercettazioni telefoniche viene fuori anche, che del denaro è stato sottratto alle casse della Lega, e che questo denaro sarebbe stato distratto verso Umberto Bossi e Roberto Calderoli.
Gli investigatori scrivono anche, che Renzo Bossi e la sua fidanzata, Silvia Baldo, si sono recati in via Bellerio, alla sede della Lega ed hanno preso con sé alcuni faldoni.
Poi un altro faldone, con la scritta The Family, è stato sequestrato dalla cassaforte del tesoriere della Lega Francesco Belsito. Proprio questi documenti verranno esaminati dal pm di Napoli.