La tomba di Enrico De Pedis, che si trova nella Basilica di Sant’Apollinare, non sarà aperta. Enrico De Pedis, detto Renatino, è uno dei responsabili della sanguinaria banda della Magliana, fu ucciso il 2 febbraio del 1990.
Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sta indagando sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, misteriosamente sparita il 22 giugno del 1983 all’età di soli 15 anni.
Secondo il procuratore Capaldo, l’ispezione del sepolcro non è necessaria ai fine dell’indagine, per completare l’inchiesta alla quale sta lavorando.
Il magistrato ha già fatto un sopralluogo nella cripta, dopo la telefonata anonima arrivata alla trasmissione Chi l’ha visto, nel 2005, nella quale si alludeva ad una struttura in marmo nella quale era collocato il corpo di De Pedis. Il lavoro sarebbe stato eseguito da un marmista che aveva già lavorato anche ad altre tombe papali.
Non è chiaro ancora il ruolo di Enrico De Pedis, nella scomparsa di Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente del Vaticano, ma il magistrato non crede che possa essere sepolto dell’altro oltre le spoglie del De Pedis.
In Vaticano forse conoscono la verità in merito alla scomparsa di Emanuela, di questo è convinta la procura di Roma, che a breve deciderà se chiudere gli accertamenti richiedendone l’archiviazione per gli indagati oppure se depositare gli atti, per anticipare il rinvio a giudizio.
Secondo gli inquirenti ci sono persone, che conoscono la verità, circa il ruolo svolto dalla banda di Magliana, che partecipò al rapimento di Emanuela ed anche negli spostamenti successivi. Sono indagati, Angelo Cassani, detto Ciletto, e Francesco Cerboni, detto Gigetto, tutti membri della banda e attivi proprio tra gli anni 70 ed 80.
La donna di Enrico De Pedis, Sabrina Mainardi, ex moglie del calciatore Bruno Giordano, aveva rilasciato delle dichiarazioni confessorie, ma piuttosto confuse. Su queste parole si era dapprincipio sperato molto.