C’è stato oggi, un colpo di scena nella vicenda di Melania Rea, alla fine della seconda udienza tenutasi oggi presso il tribunale di Pescara. Il Gip Marina Tommolini, ha disposto il test del Dna, su due operai macedoni che già in un primo momento erano stati indagati per la morte di Melania Rea.
I due operai, che sono padre e figlio, all’epoca del delitto, lavoravano presso un cantiere edile nelle vicinanze di Colle san Marco dove la povera Melania fu ritrovata morta.
Furono compiuti degli esami all’auto dei due operai ma non furono trovate tracce della vittima, ora sembrerebbe che il cane molecolare abbia ritrovato delle tracce appartenenti alla giovane donna uccisa.
Il Gip ha disposto che il prelievo della saliva dei due uomini dovrà essere effettuato il trenta maggio, giorno dell’udienza nella quale i due macedoni dovranno essere ascoltati dal Gip.
Intanto l’unico indagato e che resta ancora in carcere è il marito, Salvatore Parolisi, che da alcune immagini viste al di fuori del tribunale appare molto provato e dimagrito dopo questi mesi di carcere.