Oramai la vita quotidiana è legata al web, ogni computer sia esso fisso o portatile, che sia cellulare, ipad, tablet ecc. è dotato della possibilità di una connessione internet, tramite il proprio provider.
Ecco perché attualmente il crimine informatico ha subito un’incremento enorme, da un’ indagine commissionata dalla Norton (nota casa produttrice di antivirus) si evince come il 69% degli utenti che utilizzano internet, non abbiano un antivirus aggiornato e non possano così proteggersi da eventuali attacchi hacker.
Il crimine informatico non si ferma solo a semplici attacchi hacker, ma anche a frodi e attacchi mirati a strutture europee e mondiali, ed ecco perché l’Unione Europea ha deciso, attraverso le dichiarzioni del commissario degli affari interni, di sviluppare un centro europeo contro il cybercrime ovvero la criminalità informatica.
Una minaccia seria che giorno per giorno vede crescere i volumi di attacchi, quali appunto frodi online e relative clonazioni di carte di credito, così come l’hackerare siti anche di sistemi di informazione.
La questione però abbraccia anche il campo dello sfruttamento sessuale e delle molestie sessuali, attuate tramite, ad esempio, profili di social network hackerati.
A tutto il 2011 una statistica ci dice che gli utilizzatori di smarphone, per il 78% non utilizzano nessuna password per proteggere la loro connessione, così come il 35% utilizza applicazioni non ufficiali, scaricandole magari da fonti non controllate.
Secondo la commissione europea i crimini informatici hanno già comportato, a livello mondiale, un buco di circa 290 miliardi di euro, diventa quindi un fenomeno economico non indifferente sia per la comunità europea che per il mondo informatico globale.
Intanto negli Stati Uniti si fa una guerra di parole, c’è chi è contro perché ritiene questo sforzo inutile e con dispendio di risorse economiche troppo elevate, e chi invece addirittura punta il dito verso la Cina come nuova fonte di attacchi informatici.