Non c’è l’ha fatta il giovane cileno ed è morto a soli ventiquattro anni, lo scorso sabato era stato violentemente aggredito da un gruppo di ragazzi che lo hanno ridotto in fin di vita per i suoi orientamenti sessuali.
Daniel Zamundio, questo il nome della vittima, ha subito delle vere e proprie torture da tre suoi coetanei che sono stati già arrestati dalla polizia che indaga sul caso, la sua colpa essere gay.
Gli assassini di Daniel l’hanno torturato per ore arrivando a bruciargli una gamba e a staccargli un orecchio, hanno inciso anche delle svastiche sul suo corpo, per sottolineare il loro folle orientamento politico, se così si può definire, condannandolo morte perchè gay.
Nei giorni nei quali il ragazzo è stato ricoverato, presso l’ospedale della capitale diverse persone hanno manifestato la loro solidarietà, portando mazzi di fiori fuori dalla porta del nosocomio cileno. Il famoso cantante Ricky Martin gli ha dedicato un premio dell’Associazione gay e lesbiche, contro la diffamazione.
Un grave episodio di violenza xenofoba che le autorità cilene dovranno condannare in modo esemplare per evitare il diffondersi di un’assurda e inaudita violenza, contro persone che non fanno nulla di male, se non “essere quelle che sono”!