Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, ha rivelato la presenza di ghiaccio ai poli, i dati sono stati forniti dalla Sonda Messenger della Nasa.
La dichiarazione della presenza di ghiaccio sul pianeta Mercurio, è stata fatta da Gabriele Cremonese dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, la ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Sciences Express.
Sono stati studiati, del pianeta Mercurio, il suo campo magnetico e si è ottenuto un primo modello sul campo gravitazionale e della struttura. Al di sopra del nucleo, potrebbe essere presente uno strato solido di solfuro ferroso. Questo potrebbe spiegare la successiva evoluzione tettonica del pianeta.
È stata inoltra pubblicata la prima misurazione topografica, utilizzando il laser altimetrico, nell’emisfero nord, la variazione delle altezze è molto differente rispetto a quella presente su Marte e sulla Luna. Da ciò, gli esperi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ricavano una variazione dello spessore della crosta di Mercurio.
La crosta nella zona equatoriale raggiunge lo spessore di 50-80 km, ai poli di 20-40 km. Questa informazione servirà per la profondità dei bacini.
Maria Zuber ha guidato il secondo di team di ricerca, del Massachusset Institute of Thecnology, che si è occupato di topografia. Proprio nei crateri polari, è stata riscontrata la presenza di ghiaccio, perché queste aree sono sempre in ombra. Il ghiaccio si troverebbe sotto ad uno strato di detriti spesso 10 centimetri.
Lo studio sulla composizione del suolo del pianeta, è iniziata nel 2004, dopo ben 35 anni di fermo di missioni indirizzate su Mercurio. Nel 1973 la prima furono le Missioni Mariner 10, che arrivarono a studiare una sola parte dell’intero pianeta.