Dopo il naufragio della Costa Concordia, anche all’isola del Giglio è arrivato quello che ultimamente si suol definire il turismo “dell’orrore”.
Così com’era accaduto per Cogne o per Avetrana, anche all’ isola del Giglio sono arrivati centinaia e centinati di cosiddetti turisti che sono arrivati da tutte le parti d’Italia per vedere il relitto della Concordia.
In questi giorni sono state messe addirittura in vendita, in un negozio del posto, cartoline che raffigurano la Costa Concordia tristemente adagiata sul fianco, all’ingresso del porto dell’isola.
Il sindaco Sergio Ortelli,ha disposto, con un’ordinanza sindacale, l’immediato ritiro di tutte le cartoline e di tutto il materiale fotografico che in modo immorale ritrae la tragedia della Costa Concordia.
Anche internet, nei mesi scorsi, ha utilizzato la tragedia della Costa Concordia, per sviluppare degli squallidi affari. Sono stati messi in vendita, su alcuni siti di vendita online, alcuni reperti della nave e oggetti provenienti da crociere precedenti.
Tra macabra curiosità e squallidi “affarucci” da quattro soldi, ci si dimentica delle trentadue persone che su quella nave e in quelle acque hanno perso la vita!