Compie trentacinque anni il mitico e intramontabile gesto, per esultare o complimentarsi per qualcosa, “High five” come dicono in America, “Dammi il cinque” nel nostro paese. L’invenzione di questo semplice ed efficace gesto nacque a Los Angeles trentacinque anni fa, durante una partita di baseball tra i Dodgers e gli Astros.
In America il prossimo aprile si festeggerà il “High Five National Day”, per rendere omaggio all’ invenzione di questo gesto sobrio e intramontabile di esultanza, che si scambiarono i due giocatori di baseball Glenn Burke e Dustin Baker, dopo il fuori campo che valse la finale alla loro squadra.
Oggi dopo tanti anni si gioisce nei modi più strani e strampalati, specialmente in campo calcistico. C’è chi balla, chi culla ipoteticamente un bambino, chi lancia baci o unisce la mani a forma di cuore, chi prega o rivolge lo sguardo al cielo per ringraziare qualcuno lì in alto, e immancabili ci sono i mucchi selvaggi e le varie sberle che si scambiano tra di loro.
Il “Dammi il cinque” resta, comunque, il gesto più semplice e naturale per gioire in campo sportivo e non solo, è anche una delle prime cose che si insegna ai bambini, più naturale e semplice di così è difficile da inventarsene e l’America lo festeggia come merita!