Non è stata ancora messa la parola fine alla tragedia della nave Concordia, e forse questa parola non verrà mai messa.
Ieri sono stai individuati dai vigili del fuoco di Grosseto altro cinque cadaveri, sale a trenta il numero delle vittime accertate del naufragio della Costa Concordia, ci sono ancora da trovare gli ultimi due dispersi di quest’immane tragedia.
Intanto arriva una buona notizia, che almeno il disastro ambientale che poteva nascere dalla dispersione del carburante è scongiurato. Resta tuttavia il problema del relitto, che troneggia maestoso ed inquietante difronte all’Isola del Giglio.
Gli esperti assicurano, che dopo l’incidente la qualità del mare non ha subito modifiche e non ci sono danni ambientali.
Tuttavia gli operatori del settore dell’isola del Giglio sono molto preoccupati per l’imminente stagione, secondo le persone del posto che per la maggior parte vivono di turismo, quest’anno le loro attività subiranno certamente dei gravi danni dovuti al relitto, che ancora sosterà lì, per almeno dieci, dodici mesi.
Al di là di tutte le polemiche in corso, della prossima stagione estiva rovinata, dei danni subiti dalla compagnia di navigazione, dobbiamo tutti ricordare che per un banale e stupido gesto di un solo uomo hanno perso la vita trentadue persone.